Ephéméride éclectique d'une librocubiculariste glossophile et mélomane.
20 Juillet 2024
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Lagrime mie, à che vi trattenete?
Perché non isfogate il fier dolore
Che mi toglie'l respiro e opprime il core?
Lidia, che tant'adoro,
Perch'un guardo pietoso, ahi, mi donò,
Il paterno rigor l'impriggionò.
Tra due mura rinchiusa
Sta la bella innocente,
Dove giunger non può raggio di sole;
E quel che più mi duole
Ed' accresc'al mio mal tormenti e pene,
È che per mia cagione
Provi male il mio bene.
E voi, lumi dolenti, non piangete?
Lagrime mie, à che vi trattenete?
Lidia, ahimè, veggo mancarmi
L'idol mio che tanto adoro;
Sta colei tra duri marmi,
Per cui spiro e pur non moro.
Se la morte m'è gradita,
Hor che son privo di spene,
Dhe [deh], toglietemi la vita,
Ve ne prego, aspre mie pene.
Ma ben m'accorgo che per tormentarmi
Maggiormente la sorte
Mi niega anco la morte.
Se dunque è vero, o Dio,
Che sol del pianto mio
Il rio destino ha sete,
Lagrime mie, à che vi trattenete?
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Ephéméride éclectique d'une librocubiculariste glossophile et mélomane