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Ephéméride éclectique d'une librocubiculariste glossophile et mélomane.

Il testamento - F. De André - Le Testament - G. Brassens

Le jardin des délices - Jérôme Bosch

Le jardin des délices - Jérôme Bosch


Quando la morte mi chiamerà 
forse qualcuno protesterà 
dopo aver letto nel testamento 
quel che gli lascio in eredità 
non maleditemi non serve a niente 
tanto all'inferno ci sarò già 

ai protettori delle battone 
lascio un impiego da ragioniere 
perché provetti nel loro mestiere 
rendano edotta la popolazione 

ad ogni fine di settimana 
sopra la rendita di una puttana 
ad ogni fine di settimana 
sopra la rendita di una puttana 

voglio lasciare a Bianca Maria 
che se ne frega della decenza 
un attestato di benemerenza 
che al matrimonio le spiani la via 

con tanti auguri per chi c'è caduto 
di conservarsi felice e cornuto 
con tanti auguri per chi c'è caduto 
di conservarsi felice e cornuto 

sorella morte datemi il tempo 
di terminare il mio testamento 
datemi il tempo di salutare 
di riverire di ringraziare 
tutti gli artefici del girotondo 
intorno al letto di un moribondo 

signor becchino mi ascolti un poco 
il suo lavoro a tutti non piace 
non lo consideran tanto un bel gioco 
coprir di terra chi riposa in pace 

ed è per questo che io mi onoro 
nel consegnarle la vanga d'oro 
ed è per questo che io mi onoro 
nel consegnarle la vanga d'oro 

per quella candida vecchia contessa 
che non si muove più dal mio letto 
per estirparmi l'insana promessa 
di riservarle i miei numeri al lotto 

non vedo l'ora di andar fra i dannati 
per rivelarglieli tutti sbagliati 
non vedo l'ora di andar fra i dannati 
per rivelarglieli tutti sbagliati 

quando la morte mi chiederà 
di restituirle la libertà 
forse una lacrima forse una sola 
sulla mia tomba si spenderà 
forse un sorriso forse uno solo 
dal mio ricordo germoglierà 

se dalla carne mia già corrosa 
dove il mio cuore ha battuto un tempo 
dovesse nascere un giorno una rosa 
la do alla donna che mi offrì il suo pianto 

per ogni palpito del suo cuore 
le rendo un petalo rosso d'amore 
per ogni palpito del suo cuore 
le rendo un petalo rosso d'amore 

a te che fosti la più contesa 
la cortigiana che non si dà a tutti 
ed ora all'angolo di quella chiesa 
offri le immagini ai belli ed ai brutti 

lascio le note di questa canzone 
canto il dolore della tua illusione 
a te che sei, per tirare avanti, 
costretta a vendere Cristo e i santi 

quando la morte mi chiamerà 
nessuno al mondo si accorgerà 
che un uomo è morto senza parlare 
senza sapere la verità 
che un uomo è morto senza pregare 
fuggendo il peso della pietà 

cari fratelli dell'altra sponda 
cantammo in coro giù sulla terra 
amammo tutti l'identica donna 
partimmo in mille per la stessa guerra 
questo ricordo non vi consoli 
quando si muore si muore si muore soli 
questo ricordo non vi consoli 
quando si muore si muore soli.

A comparer avec notre Brassens - Le Testament


LE TESTAMENT

Je serai triste comme un saule
Quand le Dieu qui partout me suit
Me dira, la main sur l'épaule:
"Va-t'en voir là-haut si j'y suis."
Alors, du ciel et de la terre
Il me faudra faire mon deuil...
Est-il encore debout le chêne
Ou le sapin de mon cercueil?

S'il faut aller au cimetière,
Je prendrai le chemin le plus long,
Je ferai la tombe buissonnière,
Je quitterai la vie à reculons...
Tant pis si les croque-morts me grondent,
Tant pis s'ils me croient fou à lier,
Je veux partir pour l'autre monde
Par le chemin des écoliers.

Avant d'aller conter fleurette
Aux belles âmes des damnées,
Je rêve d'encore une amourette,
Je rêve d'encore m'enjuponner...
Encore une fois dire: "Je t'aime"...
Encore une fois perdre le nord
En effeuillant le chrysanthème
Qui est la marguerite des morts.

Dieu veuille que ma veuve s'alarme
En enterrant son compagnon,
Et que pour lui faire verser des larmes
Il n'y ait pas besoin d'oignon...
Qu'elle prenne en secondes noces
Un époux de mon acabit:
Il pourra profiter de mes bottes,
Et de mes pantouflee et de mes habits.

Qu'il boive mon vin, qu'il aime ma femme,
Qu'il fume ma pipe et mon tabac,
Mais que jamais - mort de mon âme! -
Jamais il ne fouette mes chats...
Quoique je n'aie pas un atome,
Une ombre de méchanceté,
S'il fouette mes chats, y'a un fantôme
Qui viendra le persécuter.

Ici-gît une feuille morte,
Ici finit mon testament...
On a marque dessus ma porte:
"Fermé pour cause d'enterrement."
J'ai quitté la vie sans rancune,
J'aurai plus jamais mal aux dents:
Me voilà dans la fosse commune,
La fosse commune du temps.

Au fil de mes recherches j'ai trouvé cet amusant exercice de thème anglais à partir du Testament... Peut-être un jour un auteur-compositeur anglais s'en inspirera pour en créer une nouvelle version ?

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