Ephéméride éclectique d'une librocubiculariste glossophile et mélomane.
23 Octobre 2022
Une découverte : Domenico MODUGNO, grâce à notre cher P., animateur infatigable de l'atelier d'italien à l'UTL. Je partage ici le texte qu'il a rédigé pour nous le présenter :
Amara terra mia - Domenico MODUGNO
L'addio alla propria terra e magari anche alla ragazza che non rivedrai più è un arrivederci senza più speranza in attesa di un futuro migliore nella dura lotta della sopravvivenza. Forse, l'ultimo grande capolavoro della favolosa carriera musicale di Modugno ; quando scrisse questa canzone aveva i primi capelli bianchi. Un'addio amaro ma quasi costretto, un'addio struggente ma quasi forzato. Una canzone talmente bella da lasciarti senza parole.
Sole alla valle
e sole alla collina.
Per le campagne
non c'è più nessuno.
Addio, addio amore,
io vado via.
Amara terra mia,
amara e bella...
Cieli infiniti
e volti come pietra.
Mani incallite ormai
senza speranza.
{Ritornello}
Tra gli uliveti è nata
già la luna.
Un bimbo piange,
allatta a un seno magro.
Testo di Enrica Bonaccorti e Domenico Modugno
Musica di Giovanna Marini (1964) (per "Cade l'oliva") rielaborata da Modugno
pubblicata da Modugno per la prima volta nell'album "Con l'affetto della memoria" del 1971
Nel 1973 il brano fu scelto da Mario Landi come sigla della serie tv Nessuno deve sapere, per cui fu pubblicato successivamente come lato A del 45 giri Amara terra mia/Sortileggio di luna con il coro de I Cantori Moderni di Alessandroni con l'arrangiamento di Piero Pintucci.
Modugno était une figure de l'Italie moderne. Fine moustache, regard vif, il fut l'un des initiateurs de la vague des cantautori, les auteurs-compositeurs et interprètes, artisans de la nouvelle chanson italienne, anti-conformiste, puis politisée, des années 60.
Ephéméride éclectique d'une librocubiculariste glossophile et mélomane